Banca D’Italia: le previsioni per il mercato immobiliare

Pubblicata il 29/08/2022da Redazione

Il mercato immobiliare italiano per il 2022 presenta ancora stabilità anche se gli aumenti previsti per l’energia e la guerra in Ucraina hanno contribuito a un peggioramento delle aspettative.

Questi dati sono stati presentati in uno studio condotto dall’Agenzia delle Entrate, Banca d’Italia e Tecnoborsa.

Scopriamo insieme i dati più importanti.

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L’indagine sul mercato delle abitazioni

Il sondaggio ha coinvolto 1465 agenti immobiliari tra il 23 giugno e il 20 luglio con il fine di comprendere l'andamento del mercato immobiliare attuale.

I tempi di vendita e lo sconto richiesto sul prezzo dell’immobile sono ai minimi storici, ma si segnala comunque un peggioramento delle condizioni relative alla domanda.

Gli agenti immobiliari hanno segnalato due potenziali effetti:

  • un peggioramento della domanda per il settore residenziale;
  • un calo dei prezzi degli immobili dovuto soprattutto ad una minor domanda.

Nel sondaggio sono state condotte altre domande relative all’andamento del mercato. Gli operatori hanno registrato i seguenti dati:

  • la quota di operatori che è riuscita a vendere almeno un immobile è leggermente diminuita mantenendosi comunque elevata;
  • i nuovi incarichi di vendita sono in leggera diminuzione.
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I dati del sondaggio

Gli operatori che riportano una stabilità dei prezzi è pari al 67,2% (dal 62,6%), mentre è scesa chi prevede un aumento (da 24% al 22,2%) e chi prevede una riduzione (10,6% da 13,4%).

Le quote degli operatori che hanno venduto almeno un’abitazione nel II trimestre del 2022 è scesa dall’87,6% a 84,9%). Oltre tre quarti degli agenti immobiliari ha venduto immobili già esistenti.

Lo sconto medio sul prezzo di vendita si è ridotto dall’8,5% all’8% raggiungendo il minimo da quando sono iniziate le rilevazioni nel 2009. I tempi di vendita rimangono anche loro sui minimi storici a 5,7 mesi.

Le cause prevalenti della cessazione dell’incarico dipendono da due elementi che riguardano entrambi il prezzo dell’immobile:

  • il valore delle offerte ricevute è ritenuto troppo basso;
  • i prezzi richiesti sono giudicati troppo elevati.

La quota di compravendite finanziate con il mutuo è calata dal 69,7% al 67,5%. Il valore del prestito richiesto è aumentato leggermente a 78,9%.

Le prospettive per il terzo trimestre 2022

Le agenzie immobiliari si attendono un peggioramento delle condizioni sia per il mercato nazionale che quello internazionale.

I saldi tra aspettative favorevoli e sfavorevoli si sono ridotti di oltre 10 punti percentuali.

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