Agente immobiliare e property finder: quali sono le differenze?

Aggiornata il 16/04/2022da Redazione

Per potersi adeguare alle necessità emerse nel settore del real estate nel corso degli ultimi anni, il comparto si è dovuto modernizzare e migliorare, spesso con trasformazioni che hanno portato anche alla nascita di nuove figure professionali che fossero in grado di rispondere alle esigenze di un mercato in evoluzione.

Un esempio è la figura del property finder, una nuova professione che è emersa in ambito immobiliare da alcuni anni e che propone un approccio totalmente diverso nella gestione dell’attività di vendita immobiliare. Questa figura è nata per diversificare e specializzare i servizi che l’immobiliare può offrire, intercettando una fetta di mercato immobiliare in crescita. Cosa differenzia, quindi, il property finder dall’agente immobiliare tradizionale? Scopriamolo insieme in questa guida dedicata.

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Chi è il property finder?

Quella del property finder è una figura del mondo immobiliare ancora poco conosciuta in Italia, ma che nasce in America già a partire dal primi anni ‘90. Negli anni successivi ha iniziato a diffondersi anche in Europa (principalmente in Francia e Inghilterra), per poi consolidarsi in numerose realtà a livello globale, consolidando l’importanza di questa figura nell’ambito immobiliare.

In seguito a una legge europea del 2018, che ha ampliato le attività che un agente immobiliare può svolgere nel suo ruolo di mediatore, anche nel nostro paese ha iniziato a diffondersi maggiormente questa professione.

Nello specifico, il property finder è un professionista che si occupa di cercare e trovare un immobile per conto di un acquirente. I property finder agiscono come consulenti immobiliari di parte, curando esclusivamente gli interessi di chi vuole comprare un’abitazione.

Il property finder è un agente immobiliare che si specializza in un particolare ambito della mediazione. Come agente immobiliare, è abilitato alla professione e iscritto alla Camera di Commercio, requisito in assenza del quale non è possibile richiedere le commissioni su una compravendita immobiliare.

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L’attenzione verso il compratore

Come accennato nel paragrafo precedente, in primo luogo, una importante differenza che intercorre fra l’agente immobiliare tradizionale e il property finder è il focus. Dove, infatti, il mediatore immobiliare tiene conto tanto del venditore quanto dei possibili compratori, il property finder intrattiene rapporti unicamente con chi è alla ricerca di un immobile da acquistare.

Nel concreto, quindi, il property finder ha un ruolo più attivo nel processo immobiliare dal punto di vista del compratore, poiché diventa un consulente specializzato nel proporre a chi cerca l’abitazione giusta per le esigenze che ha dimostrato di avere, non occupandosi dunque di intermediazione nel senso classico del termine.

Le competenze del property finder

Per poter svolgere il lavoro di property finder è importante possedere una notevole esperienza all’interno del settore immobiliare, conoscendone il funzionamento e l’andamento, oltre che le dinamiche specifiche del territorio in cui si opera. Queste competenze sono infatti fondamentali per potersi specializzare nella ricerca di immobili da proporre in acquisto e in locazione ai clienti giusti.

Concretamente, un property finder:

  • non ha immobili acquisiti da gestire, ma, partendo dalle esigenze di un cliente, svolge una ricerca nel mercato di riferimento per trovare la casa giusta da proporre. Sulla base dei criteri di ricerca del proprio cliente, andrà alla ricerca di tutto quello che propone il mercato immobiliare, facendo riferimento ad annunci di agenzie immobiliari, cartelli privati, attività in zona, consulenza di professionisti che possono segnalare immobili in vendita, scandagliando tutto il mercato per trovare la proposta giusta

  • gestisce solamente clienti che devono acquistare un’abitazione, curando solo gli interessi di questa parte

  • si occupa di seguire pochi clienti alla volta, così da poter rispondere al meglio alle loro necessità. Per essere infatti il consulente di fiducia di un cliente è necessario conoscerlo in maniera approfondita (motivazione all’acquisto, esigenze abitative, disponibilità finanziaria, ecc..) e concentrandosi su pochi clienti si può riuscire a offrire un servizio personalizzato più accurato

  • deve essere in grado di guidare il cliente nella fase decisionale dell’acquisto e di negoziare con il venditore dell’immobile selezionato a vantaggio della parte acquirente

Cosa differenzia agente immobiliare e property finder?

La differenza principale che intercorre fra un agente immobiliare e un cacciatore di immobili è, come detto, il tipo di clienti che queste due figure curano all’interno del processo immobiliare.

Un’agenzia immobiliare tradizionale si occupa infatti esclusivamente degli immobili che ha acquisito e per i quali ha ricevuto un incarico di vendita: l’interesse, quindi, non è quello di cercare un immobile con le caratteristiche richieste da chi vuole acquistare, ma proporre e vendere quelli affidati dalla parte venditrice. Nel fare questo, non si fa l’interesse né dei venditori né dei compratori, ma si agisce come mediatori al di sopra delle parti.

Chi si occupa di property finding, invece, si mette al servizio di chi compra, dal quale riceve un incarico di ricerca ufficiale, offrendo quindi un servizio personalizzato in base alle esigenze. Solo dal compratore si riceve quindi un compenso in caso di conclusione positiva della mediazione, che coincide con l’acquisto dell’immobile che perfettamente risponde alle necessità che si erano esplicitate.

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