Come calcolare la classe energetica della casa

Aggiornata il 26/01/2023da Redazione

Calcolare la classe energetica della casa è necessario se si intende vendere o affittare un immobile.

Dal 2013 è stato introdotto l’obbligo di allegare l’attestato di prestazione energetica per determinate operazioni immobiliari.

Scopriamo insieme cosa intende per classe energetica, come calcolare il valore energetico di una casa e capiamo perché è importante farlo.

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Che cos’è e come si calcola la classe energetica di un immobile

Conoscere la classe energetica è importante perché permette di sapere il fabbisogno energetico di un edificio o di un’abitazione.

I criteri secondo cui viene assegnata una classe dipendono dai materiali di costruzione, dalla tipologia di infissi, dall’impianto di riscaldamento, dalla produzione di acqua calda e dal sistema di illuminazione.

L’attestato deve essere prodotto tramite dei professionisti certificati e l’APE permette di indicare le caratteristiche energetiche di un immobile.

Le classi energetiche vanno da G ad A4 e il documento ha una validità di 10 anni. Più la classe energetica è bassa, maggiori saranno i consumi dell’abitazione stessa.

Anche se non si fa uso di un professionista, è possibile stimare la classe energetica della propria casa. È importante conoscere i parametri che influenzano il calcolo. Alcuni di questi parametri sono:

  • la geometria e l’esposizione dell’immobile;
  • la tipologia degli impianti;
  • la presenza di impianti dotati di ventilazione meccanica.

Il riscaldamento invernale è uno dei principali fattori che concorrono a questo calcolo.

Nel caso di riscaldamento autonomo è necessario ricostruire il consumo annuo di gas metano ricavandolo dalle bollette, moltiplicarlo per 8,3 (kWh prodotti da un metro cubo di gas) e in seguito dividere il risultato per i metri quadri della superficie.

Il consumo per metro quadro è il dato che ti permetterà di stimare la classe energetica della casa. La classe energetica dipende poi dalla zona climatica in cui si trova l’abitazione.

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Esempio di stima della classe energetica

Tenendo in considerazione un appartamento situato nel nord Italia con una superficie pari 120 mq dotato di impianto a riscaldamento autonomo. Tra ottobre e marzo il consumo è pari a 1300 m³ di metano, mentre nei mesi estivi è di 300m³. Il consumo può essere calcolato nel seguente modo 1300 - (2 x 300) = 700 metri cubi che forniscono una stima riguardo i metri cubi consumati per il riscaldamento.

Dividendo i 700 metri cubi di gas metano consumato per la superficie dell’immobile otterremo il consumo di 46,66 kWh/anno per metro quadro. La classe energetica del nostro immobile è pari a B.

I coefficienti energetici di una casa sono:

  • A+ con un consumo di 15 kWh/anno per metro quadro;
  • A con 15 e 30 kWh per mq;
  • B 31-50 kWh per mq;
  • C 51-70 kWh per mq;
  • D 71-90 kWh per mq;
  • E 91-120 kWh per mq;
  • F 121-160 kWh per mq;
  • G oltre i 160 kWh per mq.

Gli step da seguire per aumentare la classe energetica

A seguito del calcolo della classe energetica dell'abitazione è possibile valutare se procedere con degli interventi di efficienza energetica.

Ogni intervento che si intende fare sull’abitazione è un investimento che ripagherà con minori spese nei mesi o anni successivi.

Un ulteriore beneficio è l’aumento del valore economico dell’immobile perché ha un costo minore di mantenimento e rispetta maggiormente l’ambiente.

Negli ultimi anni è stato introdotto l’Ecobonus che permette di realizzare degli interventi di efficientamento energetico anche su edifici e permette di usufruire di un'agevolazione fiscale.

Per calcolare in modo efficace la classe energetica della casa e valutare quali interventi eseguire è consigliato affidarsi ad un tecnico abilitato.

Il massimo livello a cui si può aspirare di classe energetica è quello di avere una casa passiva e che non fa uso di termosifoni o caldaie. I risparmi che si possono ottenere sono nell’ordine del 90%.

Per effettuare una corretta valutazione immobile è necessario essere a conoscenza della classe energetica che è uno dei fattori determinanti nella determinazione del valore di un'abitazione.

Chi redige e quanto costa

L’APE viene redatto da un soggetto non coinvolto nella proprietà che è il certificatore energetico.

I principali casi in cui deve essere redatta l’APE e allegata alla documentazione sono:

  • la compravendita immobiliare;
  • la donazione immobiliare;
  • l’affitto di un’unità immobiliare;
  • la vendita di nuove costruzioni;
  • la ristrutturazione del 25% della superficie.

L’APE non ha un costo fisso e può costare solitamente tra i 100 e i 300€.

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