Per i lavori di ristrutturazione lo stato ha previsto delle agevolazioni fiscali che permettano di recuperare parte dei costi sostenuti per questi interventi.
Scopriamo quali siano gli interventi ammessi per le ristrutturazioni e come accedere alla detrazione.
Detrazione fiscale ristrutturazioni: tutti gli interventi
Bonus ristrutturazioni: i lavori ammessi sull’abitazione
Il bonus fiscale è una detrazione IRPEF che permette di ottenere delle agevolazioni fiscali in 10 quote annuali di pari importo.
I principali interventi che permettono di usufruire della detrazione sono:
- interventi di manutenzione straordinaria;
- restauro e risanamento conservativo;
- ristrutturazione edilizia.
Gli interventi di manutenzione straordinaria sono quelle opere che prevedono la sostituzione di parti strutturali degli edifici o interventi di carattere igienico-sanitario. Gli interventi non devono modificare la volumetria o comportare una modifica alla destinazione d’uso.
I principali interventi riguardanti la manutenzione straordinaria per cui si può usufruire del bonus ristrutturazioni sono:
- realizzazione di ascensori e scale di sicurezza;
- servizi igienici;
- lavori finalizzati al risparmio energetico;
- costruzione di scale interne o recinzioni;
- cambio di infissi e serramenti;
- sostituzione di porte interne che sono intese come manutenzione ordinaria.
Un secondo tipo di interventi sono quelli di restauro e risanamento conservativo. Gli interventi mirano a conservare l’immobile e ad assicurarne la funzionalità. Alcuni interventi di questo tipo sono:
- interventi che permettano la prevenzione di situazioni di degrado;
- adeguamento delle altezze dei solai;
- apertura di finestre.
La terza categoria di interventi riguarda le ristrutturazioni. Gli interventi di questo tipo mirano a trasformare un fabbricato. Alcuni esempi di intervento di questo tipo sono:
- demolizione e ricostruzione lasciando inalterata la volumetria;
- modifiche alla facciata;
- apertura di porte e finestre;
- costruzione di servizi igienici.
Se la ristrutturazione comporta un ampliamento della stessa unità immobiliare, la detrazione riguarderà la parte esistente e non la parte di abitazione che viene intesa come nuova costruzione.
Gli ulteriori interventi di ristrutturazione edilizia per cui è possibile richiedere la detrazione sono:
- interventi che permettano il ripristino dell’immobile danneggiato in seguito a calamità;
- lavori che permettano l’eliminazione di barriere architettoniche o favorire la mobilità per persone con disabilità;
- misure che permettano una maggiore prevenzione da atti illeciti come furto, aggressione o altri reati;
- cablatura di edifici o diminuzione dell’inquinamento acustico;
- lavori mirati al miglioramento dell’efficienza energetica;
- realizzazione di lavori per incrementare le misure antisismiche;
- interventi di bonifica di amianto e opere che prevengano infortuni domestici.
La detrazione è valida anche per fabbricati ristrutturati per fini abitativi da imprese di costruzione che richiedano entro 18 mesi dalla fine dei lavori.
Gli interventi sulle parti condominiali
La detrazione per interventi su parti comuni di edifici residenziali prevede lo stesso importo come agevolazione fiscale.
Le parti comuni su cui può essere realizzato un intervento di recupero sono:
- tutte le parti dell’edificio necessarie all’uso comune come come i portici, le scale e i cortili;
- i locali che sono utilizzati per servizi in comune.
Le detrazioni spettano a singoli condomini in base alle quote millesimali di proprietà e il beneficio riguarda l’anno in cui sia stato effettuato il bonifico parlante dall’amministratore di condominio.
Le regole da seguire per accedere alle detrazioni
La ripartizione della detrazione deve essere fatta in 10 quote annuali uguali. Il contribuente può beneficiare della detrazione in periodi successivi d’imposta.
I documenti da conservare da mostrare nel caso di un controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate sono:
- domanda di accatastamento;
- ricevuta di pagamento dell’IMU;
- delibera assembleare condominiale di esecuzione dei lavori e relativa tabella millesimale per la ripartizione delle spese;
- dichiarazione di consenso per eseguire i lavori da parte del possessore dell’immobile;
- concessioni e relative autorizzazioni per procedere con i relativi lavori.
I soggetti beneficiari del bonus ristrutturazioni
I soggetti che hanno diritto alla detrazione sono tutti i contribuenti che rispettino determinati requisiti.
I soggetti possono essere:
- i proprietari dell’abitazione;
- tutte quelle persone titolari di un diritto reale di godimento;
- imprenditori individuali o soggetti che producono redditi associati;
- soggetti che hanno stipulato un contratto d’affitto o comodato d’uso.
Altri soggetti che possono richiedere l’agevolazione sono i familiari conviventi o detentori degli immobili, un coniuge separato a cui è stato assegnato un immobile, un componente di un’unione civile e il convivente more uxorio.
Un soggetto che può usufruire della detrazione è colui che ha stipulato un contratto preliminare di vendita. I requisiti che deve rispettare sono quelli di essere in possesso dell’abitazione, realizza una ristrutturazione della casa e ha registrato il compromesso.
Dal 2018 è stato introdotto l’obbligo di inviare comunicazione all’ENEA, come previsto per gli interventi di riqualificazione energetica.
Il pagamento del bonus ristrutturazione
Per effettuare il pagamento ed usufruire della detrazione, sarà necessario utilizzare il bonifico parlante.
Per il bonifico parlante è necessario inserire:
- causale del bonifico con una dicitura precisa;
- il codice fiscale del beneficiario;
- numero di partita iva o codice fiscale;
- l’agevolazione che si intende usufruire.