Differenze CIL e CILA: Guida Completa per Iniziare Lavori Edilizi

Aggiornata il 24/06/2025da Redazione
Differenze CIL e CILA: Guida Completa per Iniziare Lavori Edilizi
Quando si eseguono interventi edilizi, è fondamentale sapere quale titolo abilitativo è necessario: CIL, CILA o SCIA. Le normative urbanistiche italiane prevedono diverse comunicazioni a seconda del tipo di lavori. In questo articolo approfondiamo la differenza tra CIL e CILA, due comunicazioni spesso confuse ma molto diverse per modalità, documentazione e tipologia di interventi.
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Cos’è la CIL (Comunicazione Inizio Lavori)?

La CIL – Comunicazione di Inizio Lavori - era una comunicazione semplificata che il proprietario o avente titolo doveva presentare al Comune per l’esecuzione di interventi di manutenzione ordinaria, come:

  • tinteggiatura delle pareti,

  • riparazione pavimentazioni,

  • sostituzione sanitari senza modifiche impiantistiche.

La CIL era prevista dall’articolo 6 del DPR 380/2001 e, fino a qualche anno fa, rappresentava uno dei titoli abilitativi per lavori leggeri. Tuttavia, con il Decreto Sblocca Italia (Legge 164/2014) e successive semplificazioni, molte opere prima soggette a CIL sono state ricondotte all’edilizia libera, rendendo di fatto la CIL superata o assorbita.

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Cos’è la CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata)?

La CILA – Comunicazione Inizio Lavori Asseverata è un titolo abilitativo edilizio che si utilizza per interventi di manutenzione straordinaria leggera, ossia per quei lavori che modificano l’organizzazione interna degli spazi senza toccare elementi strutturali dell’edificio. Rientrano nella CILA, ad esempio:

  • spostamento di tramezzi interni,

  • modifica degli impianti elettrici o idraulici,

  • rifacimento del bagno o della cucina con interventi sull’impianto.

La CILA va asseverata da un tecnico abilitato (architetto, ingegnere, geometra), che deve attestare la conformità urbanistica e l’assenza di opere strutturali. È obbligatoria anche per usufruire di agevolazioni fiscali come il Superbonus o i bonus ristrutturazione, se i lavori previsti rientrano tra quelli ammessi.

Differenze tra CIL e CILA

La differenza tra CIL e CILA riguarda principalmente la natura dei lavori, il livello di complessità, la documentazione richiesta e la necessità dell’intervento di un tecnico:

AspettoCILCILA
Tipologia lavoriManutenzione ordinariaManutenzione straordinaria (non strutturale)
Necessità asseverazione tecnicaNo
Documentazione da allegareMinimaElaborati tecnici e asseverazione
Tempi di approvazioneImmediataImmediata, ma con responsabilità tecnica
CostoNessuno o molto bassoCosto del tecnico abilitato
Stato attualeIn gran parte assorbita dall’edilizia liberaAncora pienamente in vigore

Oggi, parlare di differenza tra CILA e CIL significa soprattutto distinguere tra lavori totalmente liberi e lavori che necessitano dell’intervento di un tecnico, anche se non riguardano le strutture portanti.

CIL: normativa di riferimento

La CIL era prevista dall’art. 6 del DPR 380/2001. Tuttavia, con l’introduzione della Tabella dell’Edilizia Libera del 2018 (allegato al Decreto 2 marzo 2018 del MIT), molti interventi sono stati riclassificati come edilizia libera e non richiedono più nemmeno la comunicazione CIL.

Attualmente, dunque, la CIL è pressoché superata e viene utilizzata solo in rari casi, o per regolamenti comunali specifici.

CILA: normativa

La CILA è regolata dall’art. 6-bis del DPR 380/2001, introdotto con il Decreto Sblocca Italia. La normativa stabilisce che i lavori edilizi non strutturali devono essere preceduti da una comunicazione asseverata redatta da un tecnico (quindi da una pratica edilizia), e depositata presso lo sportello SUAPE (Sportello Unico per l’Edilizia).

Dal 2021, per accedere al Superbonus 110%, è stata introdotta anche la CILA Superbonus, con procedure semplificate.

SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività)

La SCIA è un altro titolo abilitativo richiesto per lavori più invasivi rispetto a quelli ammessi con la CILA. Si usa quando sono previste modifiche:

  • strutturali, come il rinforzo o la demolizione di muri portanti,

  • al volume dell’edificio,

  • al prospetto (facciata).

A differenza della CILA, la SCIA può prevedere anche l’intervento della Direzione Lavori e del collaudatore statico, a seconda della tipologia di opere. In alcuni casi particolari, è necessaria la SCIA alternativa al Permesso di Costruire (scopri le differenze tra scia e cila).

Procedura per Presentare CIL e CILA

Abbiamo visto che CILA e CIL sono due tipologie di comunicazioni previste nell’ambito dell’edilizia in Italia che servono per regolarizzare determinati interventi edilizi senza dover richiedere un permesso di costruire, semplificando la burocrazia. Vediamo, nel dettaglio, le differenze tra le due pratiche:

CIL

Attualmente, per i pochi casi in cui è ancora richiesta, la CIL può essere presentata direttamente dal proprietario all’ufficio tecnico comunale, tramite moduli semplificati. Spesso, però, i lavori rientrano nell’edilizia libera, e non è necessario alcun adempimento.

CILA

La CILA deve essere compilata e firmata da un tecnico abilitato, che allega:

  • relazione tecnica asseverata,

  • elaborati grafici,

  • documentazione catastale,

  • eventuali dichiarazioni dell’impresa esecutrice.

Va presentata prima dell’inizio dei lavori attraverso il portale SUAPE del Comune. I lavori possono iniziare lo stesso giorno della presentazione.

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Domande frequenti (FAQ)

Quando fare CIL e quando CILA?

La CIL (oggi spesso superata) si utilizzava per interventi di manutenzione ordinaria, mentre la CILA è necessaria per manutenzione straordinaria senza interventi strutturali. Oggi molti lavori un tempo soggetti a CIL rientrano nell’edilizia libera.

Quando è obbligatoria la comunicazione di inizio lavori per il permesso di costruire?

La comunicazione di inizio lavori è obbligatoria quando si è ottenuto il Permesso di Costruire, ad esempio per nuove costruzioni, ampliamenti significativi o interventi complessi. Va notificata al Comune prima dell’inizio effettivo dei lavori.

Quando è obbligatorio chiedere la CILA?

È obbligatorio chiedere la CILA per lavori interni che non modificano la struttura, come:

  • spostamento tramezzi,
  • modifica impianti,
  • rifacimento bagni o cucine,
  • ristrutturazioni leggere.

Senza CILA si rischia la sanzione e la non detraibilità dei lavori.

Quali sono i lavori di edilizia libera detraibili?

Sono detraibili solo i lavori che rientrano nelle agevolazioni fiscali, come:

  • installazione tende da sole o schermature solari (Ecobonus),
  • sostituzione caldaia,
  • piccoli interventi senza titolo edilizio ma con fattura e tracciabilità dei pagamenti.

Anche se l’intervento è “libero”, per accedere ai bonus serve la corretta documentazione fiscale.

Quanto costa una SCIA per ristrutturazione?

Il costo di una SCIA può variare da 300€ a oltre 2.000€, a seconda della complessità del progetto, degli oneri comunali e dei compensi del tecnico. Vanno considerati anche eventuali diritti di segreteria e imposte.

Qual è la differenza tra CILA e SCIA in sanatoria?

  • La CILA in sanatoria si utilizza per lavori già eseguiti senza aver presentato la CILA. Richiede il pagamento di una sanzione (di solito 1.000 €).

  • La SCIA in sanatoria si usa per regolarizzare interventi strutturali o di maggiore impatto già conclusi. È più complessa, e può richiedere anche il parere di un collaudatore.

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