Detrazione fiscale per gli impianti antifurto di casa: come funziona?

Pubblicata il 17/07/2020da Redazione

Fra le varie detrazioni fiscali per la casa di cui si potrà beneficiare nel 2020, ad esempio per il bonus verde o per il risparmio energetico, rientra anche quella per l’installazione degli impianti antifurto.

Sono molti gli italiani che, per sentirsi più sicuri e protetti all’interno delle proprie abitazioni, scelgono di installare un sistema di allarme e la possibilità di poter usufruire di un bonus per farlo vuole essere un aiuto sia alle famiglie che all’economia nel suo complesso.

Vediamo quindi quali sono i requisiti e cosa serve fare per ottenere questa detrazione fiscale.

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Detrazione per la prevenzione di atti illeciti

Nel caso dell’installazione di impianti antifurto e altri sistemi di protezione per la propria abitazione, la regolamentazione è piuttosto chiara ed è esplicata nell’articolo 16-bis, comma 1, lett.f del Tuir.

Per quel che riguarda “gli interventi sulle singole unità immobiliari effettuati per prevenire atti illeciti di terze parti” (come, ad esempio, l’installazione di un sistema di allarme o di sistemi di videosorveglianza digitale), il contribuente può avere diritto alla detrazione del 50% delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici.

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Cosa si intende per “atti illeciti”?

Nel precisare quello che viene espresso dall’articolo, è stato sottolineato che per gli “atti illeciti” si intendono quelli regolamentati a livello penale (ad esempio furto o aggressione) e che, relativamente al bonus per gli antifurti, la detrazione si applica solamente a quelle spese sostenute per realizzare interventi di sicurezza sugli immobili e non, per esempio, contratti stipulati con istituti di vigilanza o polizze a livello personale.

Non rientra nel bonus mobili

Importante evidenziare che queste tipologie di interventi non sono comprese fra quelle che danno diritto anche alla detrazione per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, a meno che, per le particolari caratteristiche degli impianti installati, non siano anche inquadrabili tra gli interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia, secondo quanto precisato da una circolare dell’Agenzia delle Entrate.

Per riassumere

La detrazione fiscale 2020 per gli impianti antifurto è quindi possibile nel caso in cui gli interventi effettuati si inseriscono all’interno del contesto più ampio previsto dalle regole del bonus ristrutturazione, con una detrazione del 50% delle spese sostenute per il recupero del patrimonio edilizio - e quindi anche per l’installazione di sistemi di videosorveglianza digitale e allarme.

Per rientrare nel bonus mobili, invece, gli interventi effettuati devono rispettare le caratteristiche elencate nel paragrafo precedente.

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