Il 16 giugno è scaduto il termine per pagare l’IMU 2021. L’Agenzia delle Entrate permette di sanare la situazione tramite il ravvedimento operoso.
Vediamo insieme cos’è il ravvedimento operoso e come limitare le sanzioni per il ritardo del pagamento.
Che cos’è il ravvedimento operoso
Il ravvedimento operoso è stato introdotto con l’articolo 13 del d.lgs numero 472 del 1997. Il ravvedimento permette di regolarizzare la propria posizione fiscale a seguito di un mancato versamento di imposte.
Tramite la regolarizzazione è possibile ottenere una riduzione delle sanzioni tramite versamento delle imposte ed una maggiorazione di interessi e sanzioni.
Le tipologie di ravvedimento
La sanzione ordinaria è del 30% dell’importo dovuto.
Le tipologie di ravvedimento variano in base ai giorni che sono trascorsi dal momento della scadenza dell’imposta.
Le tipologie di ravvedimento operoso sono:
- super breve che può essere effettuato entro 14 giorni dalla scadenza e prevede una sanzione dello 0,1% per ogni giorno di ritardo;
- breve dove si provvede al versamento dell’imposta entro 30 giorni dalla scadenza e l’imposta è pari all’1,5%;
- medio dove la sanzione arriva fino all’1,67% dell’importo e deve essere effettuato entro 90 giorni;
- lungo si applica superati i 90 giorni dalla scadenza ed entro un anno con una sanzione pari al 3,75%.
- nel caso si superi l’anno ed entro i due anni la sanzione sarà pari al 4,28%, oltre i due anni del 5%.