Mutui post-coronavirus: è il momento giusto per chiedere una surroga?

Pubblicata il 14/08/2020da Redazione

L’andamento dei tassi dei mutui post-covid è molto favorevole, con tassi che hanno toccato record assoluti al ribasso, con una continua diminuzione, che può rendere sempre più conveniente richiedere un mutuo per comprare casa.

Alla luce di questi dati, sono sempre di più gli italiani che stanno pensando di ricorrere alle surroghe, sostituendo le condizioni di mutui stipulati in passato con finanziamenti più convenienti alla luce dei nuovi tassi del mercato post-coronavirus.

Ma questo può essere effettivamente un momento giusto per scegliere di fare una surroga? Vediamolo insieme.

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In generale conviene

In linea di massima, trasferire il proprio mutuo presso un nuovo istituto che applichi condizioni migliori è sempre conveniente, anche se è importante considerare alcuni fattori prima di fare questa scelta, in primo luogo la cifra che rimane da versare e la durata residua del finanziamento.

Inoltre, la surroga conviene di più a chi ha sottoscritto un mutuo a tasso fisso, specialmente se questa scelta è stata fatta ormai diversi anni fa, quando gli interessi sulle rate potevano superare anche il 4%. Se, invece, si ha un mutuo a tasso variabile, la situazione continua a essere molto vantaggiosa, con la possibilità di avere interessi sempre più bassi da dover restituire alla banca.

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La durata residua

Come detto, la durata residua è un fattore da considerare con attenzione nel caso si voglia fare richiesta di surroga. In linea di massima, è meglio richiedere una surroga solo nel caso in cui la scadenza del mutuo sia ancora molto lontana e il debito da restituire sia ancora piuttosto consistente, poiché questo permetterebbe effettivamente di avere sul lungo periodo un buon risparmio sulla cifra complessiva da restituire all’istituto bancario.

La banca accetterebbe?

Specialmente in questa particolare situazione economica, proprio perché i tassi sono vicini allo zero, non è detto che gli istituti di credito acconsentano al trasferimento di un mutuo, poiché questo si rivelerebbe per loro un investimento poco vantaggioso, essendo a carico dell’istituto anche i costi della perizia e del notaio.

Proprio per evitare di fare investimenti poco redditizi, molte banche hanno proposto un limite minimo al di sotto del quale rifiutare la surroga, attestato sui 90.000 euro.

Quando non chiedere la surroga?

Ci sono comunque casi in cui richiedere una surroga potrebbe non rivelarsi conveniente, ad esempio nel caso in cui la quota di interessi sia stata già pagata del tutto o in buona parte: in questa circostanza può essere più saggio rinegoziare le condizioni con l’istituto a cui ci si è rivolti piuttosto che spostarsi allettati dai tassi vantaggiosi proposti da una nuova banca, con il rischio di pagare due volte gli interessi iniziali.

Per evitare errori di questo genere, è sempre consigliabile rivolgersi a un esperto, valutando insieme a lui il proprio piano di ammortamento e prendendo decisioni informate sulla base di quello.

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