La normativa italiana prevede la possibilità di intestare casa al figlio minore. Le ragioni che spingono ad effettuare l’intestazione è permettere la difesa da eventuali creditori o anticipare la divisione dell’eredità.
Vediamo come si può intestare casa ai figli minorenni.
Intestare casa ai figli minorenni: come fare
Donare una casa a un figlio minorenne
Per intestare casa a minorenni, l’unica soluzione a disposizione è quella di effettuare una donazione. Per effettuare la donazione è necessario richiedere un’autorizzazione presso il tribunale e l’istanza può essere richiesta dai genitori o dal notaio stesso.
L’istanza deve contenere i seguenti dati:
- dati anagrafici;
- caratteristiche dell’immobile;
- le ragioni per cui si intende effettuare la donazione.
Nel caso di conflitto tra i genitori, il tribunale può nominare un curatore che si occupi di preservare gli interessi del minore.
Nel caso di più figli, e quindi fratelli, la donazione di un immobile può comportare la violazione della legittima. I fratelli che non sono stati inclusi nella donazione potranno, alla morte del genitore donante, richiedere la quota di legittima.
Gli schemi contrattuali per donare casa ad un figlio
Le tipologie di contratto a disposizione per procedere con la donazione dell’immobile sono principalmente tre.
La prima forma è la donazione diretta dove il genitore acquista un immobile, lo intesta a se stesso e successivamente procede con il trasferimento dell’immobile. Nel caso in cui il trasferimento avvenga prima dei 5 anni dall’acquisto, sarà necessario effettuare il rimborso per le agevolazioni fiscali ottenute con il bonus prima casa.
La seconda forma contrattuale è la donazione indiretta con pagamento al venditore. Il genitore acquista l’immobile e lo intesta immediatamente al figlio. Il notaio dovrà realizzare una singola operazione e non si dovrà sostenere il pagamento di imposte legate alla donazione.
La terza forma contrattuale è la donazione indiretta con pagamento al figlio. Questa opzione è disponibile solo per figli che hanno raggiunto la maggiore età. Il genitore effettua il pagamento tramite bonifico sul conto corrente del figlio. L’operazione che sarà registrata dal notaio sarà singola e non si tratterà di una donazione, ma solo dell’acquisto di un’abitazione da parte del figlio.
Intestare casa ai figli minorenni con usufrutto
Quando si decide di intestare un immobile con usufrutto ai figli, questi ultimi diventano titolari del diritto di nuda proprietà.
Con l’usufrutto i figli non potranno mandare via l’usufruttuario e potranno disporre dell’immobile solo alla morte dei genitori. Per essere usufruttuari del figlio minore, i genitori devono avere la responsabilità genitoriale.
In questa fase è necessario prestare attenzione alle norme sull’eredità. Con un coniuge e un singolo figlio, ognuno riceverà il 33% dei beni, mentre la terza parte sarà a scelta del testatore. Con più figli, il coniuge riceverà il 25% del patrimonio, un 50% sarà diviso tra i figli e l’ultimo quarto potrà essere distribuito ad altri soggetti.
Quanto costa donare una casa ad un figlio
Per la donazione diretta è necessario sostenere delle spese. I costi da sostenere sono sia fissi che determinati dal valore dell’immobile. L’imposta di donazione deve essere pagata solo nel caso in cui l’unità immobiliare abbia un valore superiore al milione di euro.
Le imposte da pagare per la donazione diretta sono:
- imposta ipotecaria pari al 2% del valore catastale che per la prima casa è pari a 50€ se si compra da privato, mentre sarà di 200 euro se fatto tramite una società;
- imposta catastale pari all’1% del valore catastale che per la prima casa l’imposta è di 50 euro se si compra da privato, mentre tramite società è pari a 200 euro;
- imposta di registro pari a 200 euro se l’immobile ha un valore superiore al milione di euro.
Una voce di costo ulteriore sarà data dalla parcella del notaio che svolge tutte le operazioni per realizzare la donazione con successo.
Intestare casa ai figli minorenni con mutuo
Non è possibile intestare il mutuo per l’acquisto della casa perché un requisito posto dalle banche è che il mutuatario abbia compiuto 18 anni.
Il mutuo sarà intestato ai genitori che non potranno portare in detrazione gli interessi passivi sul mutuo perché l’abitazione sarà intestata al figlio.