Referenze affitto: servono davvero per tutelarsi?

Aggiornata il 26/01/2024da Redazione

Come proprietario di abitazione che intende locare la propria abitazione, sei alla ricerca di inquilini che paghino in modo regolare e non creino problemi ai vicini. Ogni locatore ha il desiderio di trovare l’inquilino perfetto.

Per avere maggiori garanzie sulla persona che intenda diventare conduttore dell’immobile, è possibile chiedere delle referenze al fine di concedere a una persona di essere un’inquilina.

Le referenze sull’affitto danno una sicurezza in più, specialmente in caso di studenti che non percepiscono un reddito.

Vediamo se le referenze per l’affitto servono davvero per tutelarsi.

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Che cosa sono le referenze per affitto?

La referenza per affitto viene richiesta da parte di un proprietario di casa di avere garanzie sul fatto che il conduttore possa pagare regolarmente il canone di locazione.

La referenza si distingue dalla fideiussione bancaria affitto che è una garanzia patrimoniale. La richiesta prevede la visione di documenti di referenze per l’affitto che attestino le qualità personali ed economiche dei potenziali inquilini. Nel caso fosse richiesta una garanzia, sarebbe necessaria la presenza di un garante, obbligato in solido con il conduttore verso il locatore.

Le principali referenze che devono essere presentate sono la busta paga o il contratto di lavoro per dedurre se il futuro inquilino percepisca un reddito in maniera periodica. Un altro documento potrebbe essere una dichiarazione fornita dal datore di lavoro. Per lavoratori autonomi può essere richiesta la dichiarazione dei redditi.

Un secondo tipo di lettera di referenza può essere una dichiarazione rilasciata dal precedente locatore con cui l’inquilino aveva in essere un contratto di locazione.

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Si può affittare solo a persone referenziate?

In alcuni casi, i proprietari di immobili scelgono di locare le loro proprietà esclusivamente a individui che possono fornire referenze affidabili, al fine di tutelarsi.

Questa pratica è sempre più comune negli annunci di affitto, sia online sia quelli gestiti dalle agenzie immobiliari. In queste circostanze, è richiesto al potenziale affittuario di dimostrare la propria affidabilità professionale e morale, la regolarità nei precedenti affitti, nonché la propria solvibilità e capacità di generare reddito.

Le informazioni richieste possono essere fornite dallo stesso aspirante inquilino o da persone con cui ha interagito in passato, benché queste ultime non siano considerate garanti in termini legali. Pertanto, non si tratta di garanzie di natura patrimoniale.

Se l'inquilino mente nelle referenze

Le referenze fornite dal potenziale inquilino, richieste dal proprietario, sono un elemento cruciale per la formalizzazione del contratto di affitto.

Se tali informazioni si rivelano inesatte, il locatore ha il diritto di richiedere la rescissione del contratto per violazione del principio di buona fede.

Questo principio è sancito dall'articolo 1.337 del Codice Civile, che stabilisce l'obbligo delle parti di agire in buona fede durante le trattative e la formazione del contratto.

In caso di dichiarazioni false, l'inquilino si assume una responsabilità precontrattuale, con l'obbligo di risarcire il locatore e la possibile cessazione del contratto. Se i pagamenti non sono stati effettuati, il proprietario può anche avviare procedimenti di sfratto per morosità.

Ovviamente queste tutele vengono meno in caso di affitto in nero.

Nel caso in cui i canoni non siano pagati, la situazione porterebbe il padrone di casa a procedere con lo sfratto per morosità.

Quali sono le tutele per il conduttore

Il locatore, come accennato in precedenza, può chiedere la risoluzione del contratto quando l’inquilino racconti bugie che portino alla stipula del contratto.

La persona che presenta delle referenze ha anch’essa dei diritti. I documenti che sono presentati come referenza non possono essere divulgati dal locatore o utilizzati per altri fini.

Inoltre, se richiesto dal locatore, i documenti devono essere distrutti e non possono in alcun modo essere divulgati o usati per scopi diversi da quelli per i quali sono stati raccolti. Il reddito è considerato un dato sensibile e protetto dalla privacy, e una sua eventuale divulgazione non autorizzata potrebbe portare a responsabilità penali.

Studenti referenziati: la tipologia di referenze più comune

Una delle motivazioni principali per cui si stipulano contratti di affitto sono gli studenti universitari. Gli studenti universitari, non producendo reddito, non sono i soggetti migliori a fornire garanzie per il pagamento del canone.

Il locatore potrà decidere di voler conoscere chi sono i genitori del futuro inquilino e richiedere a loro delle referenze. Molto spesso il contratto di locazione può essere firmato dai genitori dello studente.

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