Un proprietario di un’abitazione è esente dal pagamento dell’IMU sulla prima casa, ma per le seconde case è necessario sostenere il pagamento di questa imposta.
Vediamo come si calcola l’IMU seconda casa.
Come calcolare IMU seconda casa: come funziona
Che cos’è l’IMU
L’IMU è un imposta che deve essere versata al comune in cui è ubicato l’immobile. Con la legge n.147 del 2013 il pagamento dell’IMU è stato abolito per le prime case e infatti non è necessario sostenere il pagamento per tutti quegli immobili che si configurano come abitazioni principali.
I soggetti obbligati a pagare l’IMU sono:
- i proprietari di fabbricati, terreni e aree fabbricabili;
- i titolari di usufrutto su fabbricati, terreni agricoli e aree fabbricabili;
- i titolari dei diritti di superficie, enfiteusi e uso;
- i titolari del diritto di abitazione sull’immobile principale;
- i titolari del diritto di godimento della casa coniugale assegnata dal giudice all’altro coniuge al momento della separazione.
Chi non deve pagare l’IMU
Per le abitazioni principali e le relative pertinenze non è previsto il pagamento dell’IMU.
È previsto per le case concesse in comodato d’uso gratuito una riduzione del 50% dell’IMU. Per i proprietari di case che hanno stipulato un contratto a canone concordato la riduzione dell’IMU è pari al 75% dell’imposta.
È prevista invece un’esenzione totale per gli immobili adibiti a prima casa che sono:
- i fabbricati adibiti ad alloggi sociali;
- le strutture appartenenti a cooperative edilizie in cui vivano i soci assegnatari o gli studenti universitari;
- unità immobiliari locate a forza dell’ordine;
- le abitazioni familiari che siano assegnate ad un genitore affidatario;
- tutte quelle abitazioni identificate dall'amministrazione comunale come prime case relative ad anziani o disabili in case di cura.
Calcolo IMU seconda casa
Le abitazioni per cui è previsto il pagamento dell’IMU sono tutti quegli immobili appartenenti alla categoria catastale A, tranne l’A10 che prevede l’utilizzo di un coefficiente differente.
I parametri da considerare per realizzare il calcolo dell’IMU sono:
- la rendita catastale che è il valore fiscale dell’immobile secondo dei parametri stabiliti per legge e il dato è consultabile all’interno della visura catastale;
- il coefficiente di riferimento delle abitazioni che è 160;
- l’aliquota comunale che viene stabilita direttamente dal comune di riferimento.
Di seguito viene presentato un esempio pratico per il calcolo dell’IMU sulla seconda casa. Poniamo ad esempio che la rendita catastale dell’immobile sia pari a 800€ e che l’aliquota IMU sulla seconda casa sia pari a 8,6 per mille.
Il primo passaggio per il calcolo dell’IMU da pagare prevede di aggiungere alla rendita catastale un 5% portando il valore da 800€ a 840€; dopo aver aggiunto questo 5% è possibile moltiplicare questo valore per il coefficiente delle abitazioni che è di 160. Il risultato di questa moltiplicazione sarà di 160X840= 134.400€ e a questo sarà necessario motliplicare l’aliquota prevista dal comune di riferimento. Il costo per l’IMU sulla seconda casa è pari a 134.400€ x 8,6 per mille = 1.155,84€.
L’imposta da pagare in due rate (16 giugno e 16 dicembre) sarà pari a 1.155,84€. Sul sito delle amministrazioni comunali è disponibile un software per calcolare l’imposta da versare al comune.
Come pagare l’IMU
Il pagamento dell’IMU può essere fatto online tramite il supporto di un commercialista o tramite un modello F24. Tramite l’F24 sarà necessario inserire l’importo da versare alla sezione “IMU e altri tributi locali”. Come detto in precedenza il pagamento sarà da effettuare in due rate distinte.
Oltre al pagamento dell’IMU per le seconde case è necessario tenere in considerazione i costi di manutenzione e di gestione per affittare casa. Se si sta valutando di affittare o vendere casa può essere utile richiedere una valutazione immobile per comprendere quale sia il reale valore del proprio immobile.