Cos’è il modello F24?
Il modello F24 nell’immobiliare
F24 per registrazione di atti privati
Il modello F24 ordinario può essere utilizzato anche nel caso in cui il preliminare di compravendita sia da registrare in atto privato, anche se in questo caso occorrerà immettere dei nuovi codici tributo, diversi da quelli che erano in precedenza previsti con il pagamento tramite F23.
I nuovi codici tributo sono i seguenti:
1550: codice tributo per l’imposta di registro, che sostituisce i codici tributo previsti dall’F23 e marcati con le sigle 104T, 105T e 109T
1551: codice tributo per la sanzione sull’imposta di registro (ravvedimento)
1552: codice tributo per l’imposta di bollo. A differenza di quanto accadeva per il modello F23, dove si poteva versare solo l’imposta di registro, il modello F24 consente il pagamento diretto delle marche da bollo. In questo modo, non occorre più applicare sul contratto le marche da bollo fisiche, ma è sufficiente assolvere all’onere tramite quelle digitali rappresentate dal codice
1553: codice tributo per la sanzione sull’imposta di bollo (ravvedimento)
1554: codice tributo per per gli interessi
Nella compilazione del modello F24, i suddetti codici tributo sono esposti nella sezione “erario”, esclusivamente in corrispondenza della colonna “importi a debito versati”, con l’indicazione nel campo “anno di riferimento” dell’anno di formazione dell’atto.
Come si compila l’F24?
Come detto, se ci si rivolge a un’agenzia immobiliare, sarà cura del proprio consulente procedere alla compilazione del modello F24. Può comunque essere utile conoscere in che modo questo modulo va compilato e quali sono le sezioni che lo compongono, così da essere più consapevoli del processo che sta dietro i vari passaggi burocratici delle compravendite immobiliari.
I campi che vengono compilati nel modello F24 sono i seguenti:
sezione contribuente, dove vengono inseriti i dati anagrafici (nome, cognome, codice fiscale) e il domicilio fiscale (comune, provincia, via e numero civico) della parte acquirente, a cui di norma va l’onere della registrazione del contratto preliminare
sezione erario, dove vengono segnalate le imposte dirette da corrispondere e viene segnalato il codice tributo 1550. Oltre a questo, va indicato l’anno di riferimento, ovvero l’anno in cui avviene la registrazione del preliminare. Questa sezione è quella in cui vengono poi segnalati gli importi a debito da pagare per la registrazione, una cifra variabile che risulta dalla somma di 200 euro (che rappresenta l’imposta fissa di registro) e dell’imposta di registro dello 0,5% di tassazione sulle somme versate, ovvero la somma tra il versato alla proposta d’acquisto quella del preliminare di compravendita. La quota variabile dello 0,5% delle somme versate sarà poi detratto dalle imposte di registro da pagare in fase di rogito